Wandré
Antonio Vandrè Pioli nasce a Cavriago il 6 giugno del 1926 e muore nell’agosto del 2004. La peculiarità di Wandré rispetto agli altri imprenditori italiani dell’epoca era, a mio parere, legata alle motivazioni che spinsero personaggi come Pigini, Crucianelli, Quagliardi e tutta la dinastia di Castelfidardo a costruire strumenti musicali – in qualche modo dinasticamente predestinati fin dalla nascita. In Wandrè vi scorgiamo invece un’ “urgenza poetica” nel progettare, innovare e personalizzare i suoi strumenti. Come se Wandré abbia inteso vivere la sua vita secondo quella definizione che vede “l’arte come religione della libertà”.
L’accento sulla E all’anagrafe risulta grave. Per anni lo abbiamo scritto acuto avendo come unica fonte la firma del logo e delle palette in cui sembra decisamente acuto. Nello spirito wandreiano l’abbiamo scritto a volte in un modo a volte in un altro, non sapendoci decidere quale sia il più corretto, divisi tra le istituzioni e la libertà.
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