Zerosette: Non-Welson but very Welson-like. 1963/1964
by Jack Marchal
With the old Italian guitars the unexpected has always to be expected, but this one really made me doubt my eyes. Look: at first glance it looks like a regular Welson but each and every component is something absolutely unique.
Body upper part is purely Welson, as are control layout, glued-in neck attachment, and the 22 frets fretboard. But the latter shows something quite strange: on a closer look you’ll notice that the diamond inlays are not quite like the usual Welson design, they are notched.
No hint of a third cutaway. The pickguard is loosely similar to Welson’s but with noticeable differences. The rocker switches display pictograms never seen anywhere else (a shame, they indicate very intuitively which pickups are activated). Vibrato assembly, obviously original, is based on the generic device used by Welson and others in the early 60’s but the geometric shaping is a wonderful upgrade. So many one-off components for one industrially made instrument, it’s truly unbelievable.
Grid top pickups are made on the Bartolini standard. Headstock is a specific design. With two logos: are both original? Maybe. A sensible hypothesis would be that Imperial Tonemaster ordered a few samples from Welson (and/or from their subcontractor Polverini), and that those ended up being distributed in USA through Zerosette, that was a known accordion brand but otherwise never sold guitars under its own name in America.
Con le vecchie chitarre italiane se ne vedono di tutti i colori, ma con questa non riesco proprio a credere ai miei occhi. Alla prima occhiata si direbbe una Welson normale, ma ogni dettaglio rivela qualcosa di assolutamente speciale.
La parte superiore del corpo è senz’altro Welson, come i controlli, il fissaggio del manico incollato e la tastiera a 22 tasti. Però quest’ultima dimostra una strana anomalia: gli intarsi non sono proprio i soliti rombi Welson, ci sono intagli.
Assente l’accenno di terza spalla mancante. Il battipenna è vagamente simile a quello Welson ma con significative differenze. Gli switches portano pittogrammi mai visti altrove (peccato, indicano in modo molto intuitivo quali sono i pickup in funzione). Il vibrato, ovviamente originale, è basato sul dispositivo generico usato da Welson e tanti altri nei primi anni 60 ma la sua sagoma geometrica risulta un miglioramento meraviglioso. Tanti componenti unici per una chitarra di tipo industriale, è da non credere.
I pickup a griglia sono modellati alla Bartolini. La paletta è d’un tipo specifico. Con due logo: sono originali tutti e due? Può darsi. Una ipotesi ragionevole sarebbe che Imperial Tonemaster avrebbe ordinato alcuni campioni da Welson (e/o dal loro partner Polverini), e che essi sarebbero finalmente stati commercializzati in USA attraverso Zerosette, che anche qua era un noto marchio di fisarmoniche ma non ha mai venduto chitarre sotto il proprio brand in America.