Eko or not?
Questa strana sezione è nata principalmente per dare conto della produzione della Melody e delle connessioni con la Eko. Ora quegli strumenti sono stati tutti propriamente descritti da Jack.
La maggior parte delle diacronie che abbiamo incontrato su alcuni strumenti sono imputabili all’emergenza del dopo incendio che portò ad assemblare pezzi provenienti da magazzino, terzisti, fornitori improvvisati.
Rimane una galleria di strane cose che non siamo riusciti a identificare. Una custom built in diversi esemplari, un modello a freccia che non è Eko ma ne porta il logo… E infine, troverete in giro un sacco di roba assemblata con parti del magazzino Eko rilevato dopo la chiusura da Brandoni, un ex dipendente Welson.
Eko Custom Built
Ecco a sinistra un modello fatto con pezzi Eko. Il mistero è che ce ne siano addirittura tre… Manico tipo Eko 700 con finitura naturale e segnatasto a punto come visto già nelle ultime versioni terminali. Microfoni Eko 100% come quelli usati tra il 62 e il 65.
Il vibrato sembra usare il meccanismo usato nel 64/65 ma montato su una placca dal sapore artigianale
Il battipenna è assai intrigante… riprende quelli montati per Vox negli anni 1965/68 (Hurricane, Tempest, Spitfire etc.). Sembrerebbe però di fattura artigianale o semiprofessionale. Eko infatti usava la plastica a tre strati. qui sembra essere chiaramente monostrato. Oltretutto i fori delle viti sono messi in punti diversi e su Vox i pick-up era obliqui, à la Fender. Potenziometri hanno tipicamente l’aria di quelli usati nel 62/66
Il body richiama le Vox Hurricane e simili ma è sostanzialmente diverso. Due esemplari hanno la classica piastra del manico Eko ma quella a quattro pick-up ne mostra una di chiara provenienza Melody.