Marble And Glitter Beauties Early Welson Solid-Bodied Guitars (1962-1964)
by Jack Marchal
These are the most desirable of all sparkle guitars made in Italy during the glorious early 60’s. The best looking, and nearly the best sounding and best playing. And since they are also among the rarest they are generally rather pricey on the vintage market.
The strange body shape, with a slight upper cutaway and a concave lower outline (sort of embryonic sharkbite) looks like a cross-breeding of Eko 500 and 700. Perhaps was it just intended that way. This suggests the series was started about mid-1962, i.e. some time after the above mentioned Eko models and the first Crucianellis.
This seems to be confirmed by the position of controls. Those are based on the same electronics used by Crucianelli and Gemelli-Bartolini. But unlike all other electrics made at the same time in the Castelfidardo district, pickup selectors are located on the lower part of the body. I suppose the designers carefully scrutinized the local competitors’ products and decided that putting pushbuttons just above the pickup zone was just idiotic (and idiotic it is actually). Welson wanted to offer something different with better ergonomics.
Another feature that put Welson apart is the neck attachment system. In the course of 1962 Eko, Crucianelli and Gemelli-Bartolini one after another surrendered the glued-in neck technique to install slimmer bolt-on necks. Strangely, Welson didn’t follow the example before mid-1964.
Last but not least : the incredible variety and beauty of finishes. Just look at the pictures.
Italiano
Ecco le più ricercate fra le chitarre a brillantini fatte in Italia durante i gloriosi primi anni 60. Le più belle, e fra quelle con la migliore suonabilità e il migliore suono. Dato che sono anche fra le più rare, sono in generale piuttosto costose sul mercato del vintage.
Questa strana forma di solid body con la spalla superiore appena tagliata e la linea inferiore concava (un embrione di sharkbite) fa pensare a una ibridazione di Eko 500 e 700. Forse fu proprio inteso così, il che suggerisce che la serie sarebbe state lanciata verso la metà del 1962, cioè qualche tempo dopo i sudetti modelli Eko e le prime Crucianelli.
Questo sembra confermato dal posizionamento dei controlli. Sono basati sulla stessa elettronica usata da Crucianelli e Gemelli-Bartolini. Ma al contrario di tutte le altre elettriche costruite contemporaneamente nel distretto di Castelfidardo, i selettori dei pickups sono sistemati sulla parte inferiore del corpo. Suppongo che i concepitori, avendo accuratamente esaminato i prodotti della concorrenza locale, decisero che spostare una pulsantiera sopra la zona dei pickups era semplicemente idiota (perché lo è davvero). Welson voleva affermare la sua differenza con una migliore ergonomia.
Un altra particolarità di Welson è il modo di fissaggio del manico. Nel corso del 1962 successivamente a Eko, Crucianelli e Gemelli-Bartolini hanno rinunciato al manico incollato per adottare manici avvitati e più sottili. Stranamente, il loro esempio non fu imitato da Welson prima della metà del 1964.
Last but not least : l’incredibile varietà e la bellezza delle finiture. Le foto parlano da sole.