Alvaro Bartolini, la biografia
a cura di Alfredo Bartolini
Alvaro Bartolini nacque a Recanati il 10 settembre 1916, da Alfredo e Lucia Mengascini, il terzo di cinque figli, due sorelle più grandi e due fratelli più piccoli..
Iniziò a lavorare da giovanissimo dividendosi tra la scuola elementare e una falegnameria vicino casa.
Iniziò a lavorare fin da piccolo alternando la scuola elementare col lavorare in una falegnameria vicino casa. Finita la scuola elementare inizia come apprendista nel mobilificio STORTONI di Recanati, poi come operaio nelle fabbriche di fisarmoniche ERIDEO MARINUCCI di Recanati, FIRMINO SOPRANI di Recanati, SETTIMIO SOPRANI di Castelfidardo ed infine, con un ruolo di responsabilità, presso la SILVIO MAROTTA di Castelfidardo.
Nel 1946 lascia la ditta Marotta ed inizia per conto proprio, presso la sua abitazione di Via Porta Cannella 60, a Recanati, la produzione di fisarmoniche. Nello stesso anno, nel mese di ottobre, si sposa con Vincenzina Castagnari, figlia secondogenita di Giacomo, che diventerà la sua valida coadiutrice nella futura azienda familiare.
La ditta individuale denominata A.D.A. di Alvaro Bartolini fu iscritta nel registro ditte della Camera di Commercio di Macerata il 5 Agosto 1946 al n° 21936. Le prime fisarmoniche, nel 1946, sono state costruite per la Ditta LIVIO RITA di Castelfidardo. In data 31 Ottobre 1950 cessò come ditta individuale e in data 4/11/1950 entrò il fratello Dante (1923) con la nuova denominazione FRATELLI BARTOLINI che durò fino al 1955 e si concluse con l’uscita dalla società di Alvaro che aprirà un nuovo laboratorio nel 27 giugno dello stesso anno in Via Risorgimento 48 e realizzando il primo catalogo fotografico delle fisarmoniche di sua produzione che inviava ad importatori esteri per poter acquisire nuovi clienti da servire direttamente.
La produzione comprendeva vari tipi di fisarmoniche, sia a piano che cromatiche; tutte artigianali. Le prime fisarmoniche, nel 1946, sono state costruite per la Ditta LIVIO RITA di Castelfidardo. Iniziò con tre collaboratori fino ad arrivare ad un massimo di dieci, limite mai superato perché imposto dalla legge per conservare lo status di artigiano. Tutto veniva prodotto internamente eccetto gli accessori in metallo, i mantici, la lavorazione delle meccaniche, l’accordatura e la ripassatura, mentre per la infilzatura delle tastiere ci si alternava tra produzione interna ed esterna in base al carico di lavoro e al tipo di tastiere da fare.
Nei primi tempi la produzione era per conto terzi e, in base ai periodi, lavorò per: i FRATELLI BUSILACCHIO di Osimo, FARFISA di Castelfidardo, ROSCIANI ERNESTO di Castelfidardo, FRATELLI GENTILI di Macerata, PASQUALE SOPRANI di Recanati, EXCELSIOR di Castelfidardo, FRATELLI SERENELLI di Castelfidardo, PELLEGRINI REMO di Castelfidardo, FRATELLI GALANTI di Mondaino, FRATELLI PIGINI di Loreto.
L’importatore esclusivo per la Germania HANS ULLMANN di Amburgo nella foto con la moglie, Alvaro Bartolini e il suo ragioniere.
Ma i cataloghi inviati all’estero per la promozione del marchio Bartolini stavano raggiungendo il loro scopo e pertanto la produzione dovette soddisfare le nuove commesse provenienti dalla Grecia, dagli Stati Uniti e dal Canada. Per ZENITH di Chicago, la ATLAS di New York che avevano per blasone “Atlante che solleva il mondo”; per la fisorchestra del maestro BABIS KEHAIDES di Volos (Grecia) che usava esclusivamente le fisarmoniche Bartolini Alvaro e del catalogo di un cliente di Cleveland USA.
Il 22 dicembre 1955 insieme al sig. MARINO GUERRINI di Castelfidardo, Alvaro Bartolini presenta all’ Ufficio Centrale Brevetti di Roma domanda per il rilascio del titolo di invenzione per “Perfezionamenti alle fisarmoniche in particolare alle soniere applicate alle note basse.” Il titolo di brevetto fu rilasciato il 09/10/1956 con il numero 549210.
Il 5 ottobre 1960, presentò ancora un’altra domanda di brevetto per il “Perfezionamento alle fisarmoniche” che concerneva in una particolare applicazione di legno forato da posizionare sopra il fondo della parte del canto allo scopo di “prolungare il cammino dell’aria proveniente dalle voci dando forma alle camere di risonanza, di emettere un suono di ciascuna voce ad imitazione cassotto e cioè un suono più gradito e modulato rispetto al suono normalmente ottenuto con le valvole applicate direttamente sulla superficie esterna del fondo.” Il titolo di brevetto n. 638.332 fu rilasciato il 10 aprile 1962 .
Il primo brevetto fu ben sfruttato e le fisarmoniche vennero spedite direttamente ai clienti di Grecia, Stati Uniti e Canada e prodotte per il sig. ROBERTO ROSCIANI di Castelfidardo, cofondatore anni prima della ditta ITALO AMERICANA ACCORDION Co. di Chicago, che le inviava ai suoi clienti americani. E, ancora, qualche strumento marcato RUSSETTE e GLORICH. Al contrario del primo, il secondo brevetto non è stato sfruttato in quanto il sopraggiungere della crisi delle fisarmoniche, portò Bartolini all’inizio del 1960 a realizzare i primi campioni di chitarre e bassi elettrici ideati insieme a Benito Cingolani.
La produzione di chitarre iniziata verso la fine del 1960 procedette lentamente perché si doveva integrare con quella delle fisarmoniche e per la realizzazione di stampi che avrebbe consentito una maggiore velocità. La commercializzazione in Italia inizia alla fine del 1961, mentre la prima vendita all’estero avviene in Germania nel febbraio 1962. Con la nuova produzione di chitarre e bassi elettrici cambiò anche la descrizione della carta intestata, passando da Fabbrica Fisarmoniche a Fabbrica Strumenti Musicali con l’aggiunta prima del logo B.A.R. e poi del marchio BARONET.
Nel 1966, finita la scuola dell’obbligo, entra in Azienda ufficialmente il figlio Alfredo.
Esportarono direttamente (con le sigle B.A.R., BARTOLINI ALVARO, BARONET) in Francia, Grecia, Germania, Belgio, Portogallo, Canada, Stati Uniti, Messico, Svizzera, Svezia, Algeria, Spagna. Poi a un importatore canadese o americano che applicava il suo marchio VIVONA e ad altri due importatori americani che applicavano il marchio FM (Fred Mengoni – New York) e AVANTI (European Craft di Hollywood) e di un’altra azienda che applicava il marchio ANDANTE di cui a tutt’oggi si hanno poche informazioni.
La produzione veniva inoltre commercializzata secondo singoli accordi sia in Italia che all’estero, dalla Ditta PAOLO SOPRANI di Castefidardo (come fornitori esclusivi), MORBIDONI ALBERTO di Castelfidardo (VEGA, BRIAN FERRY, DIAMOND, M), CASA MUSICALE RICORDI di Milano (3R), BAGNINI di Roma (ARISTON), ERIDEO MARINUCCI di Recanati, DAVOLI KRUNDAAL di Parma come fornitori parziali.
In Italia fornivano direttamente alcuni importanti negozi di strumenti musicali, come: LAYOLO di Torino, FRATELLI MARANGI di Martina Franca, BORGNA di Casarsa, DEL NOCE di Vasto, TARALLO di Pescara, BORGANI di Macerata, MACCHITELLA di Lecce, NAVINI Giuseppe di Castiglion Fiorentino, POLIDORI Maurizio di Pesaro ecc… ecc…
Tutti i modelli di chitarre e bassi elettrici sono stati sempre fabbricati internamente, in tutte le loro parti: sia i manici che le casse solid-body, sia impellicciati di celluloide che verniciati, comprese le tastiere in plexiglas. Mentre le casse acustiche e semiacustiche venivano acquistate grezze da aziende che a quel tempo erano sorte e facevano questa produzione per conto terzi. Tutti gli accessori in ottone cromato e la parte elettronica, nei primi tempi, venivano acquistati da due aziende fidardensi: Nando Marchetti e GAMA. Il plexiglas delle tastiere era fornito dalla Guzzini.
Nel 1966 iniziò anche la fabbricazione di amplificatori.
Tra il 1968 ed il 1969 iniziò una grossa crisi per le chitarre in genere. Il mercato si stava orientando verso strumenti elettronici soprattutto organi elettronici. Bartolini soprattutto per i forti investimenti richiesti dalla progettazione e la costruzione degli organi elettronici e la produzione degli amplificatori, preferì cessare l’attività nel 1970.
Alvaro Bartolini scomparve a Recanati il 26 novembre 1992.
Alfredo Bartolini