Crucianelli solid bodies: mid 1962

by Jack Marchal

1962 Élite 40-V, blue sparkle

One more splendid rarity from our friend Ugo’s collection (what could we do without him?!), in stunning complete condition as usual! This one shows a further evolution step. No more zero-fret. The set neck and the squared-off end of the fretboard are the last archaic remainders. The mention printed on the headstock rear side is remarkable, it’s rare to find a guitar of this series such displaying its real origin.

The bridge (similar to Eko but slightly different) isn’t standard to the series. The control knobs are also of a type that this model normally never has, though they are certainly original. They make sense along with the “Tone” and “Volume” letterings printed on the scratchplate. Those do not appear in the following versions.

We have found another Crucianelli from the same sub-series, with all the same particular appointments and a logo that has still to be identified (the Japanese seller claimed it was PANaramic ; really?…). Real nice with the perloid top gracefully underlined by the slightly protruding black finished back. Vibrato arm missing — hey, this one obviously doesn’t belong to Ugo’s collection!

Ancora una splendida rarità dalla collezione dell’amico Ugo (cosa faremmo se non ci fosse lui?!), in condizioni fantastiche e completa come al solito! Questo esemplare rappresenta uno stadio evolutivo ulteriore. Il tasto zero sparisce. Il manico incollato e la tastiera squadrata all’estremità sono gli ultimi arcaismi residuali. Notevole la menzione sul retro della paletta, è raro vedere una di queste chitarre dichiarare la propria vera origine.

Il ponte (simile a uno Eko ma leggermente diverso) non è di tipo standard per la serie. Le manopole dei potenziometri sono anch’esse di un tipo che normalmente non appare su questo modello. Però sono certamente originali, essendo accompagnate dalle scritte “Tone” e ” Volume” stampate sul battipenna, che non si rivedranno nelle versioni successive.

Abbiamo trovato una altra Crucianelli della stessa sotto-serie, corredata di tutte le stesse particolarità e dotata d’un logo che resta da identificare (il venditore giapponese diceva che fosse PANaramic; vero?…). Bellissima con il corpo perlinato che sottolinea graziosamente il leggero sbalzo del retro nero. Leva vibrato mancante — si vede che non appartiene alla collezione di Ugo!

  • Pickup casings are modified to make visible two magnet bars.
  • Fretboard now made of rosewood instead of molded plastic
  • No more zero-fret.
  • Very rare.

1962 Italmelody 40-V

100% original 40-V, absolutely faultless. Truss-rod plate is made of white plastic material instead of the usual black one but is nonetheless original. That is part of the normal inconsistencies of the series (like the rare white pickguard that sometimes shows up). Note that there are no longer ‘tone’ and ‘volume’ engraved directions besides control knobs. Those latter are yet again of a special kind but are original too.
Now, what about the ‘Italmelody’ brand?

Once upon a time there was in Castelfidardo, from 1949 to 1956, an accordion manufacturer called Italmelody. Possibly, the tradename was then bought by Crucianelli.

Maybe related to it, there was and there still is in Montreal, Quebec, a famous retailer of musical instruments called Italmelody/Italmélodie, whose corporate name suggests that this business was originally involved in distribution of Italian made squeeze-boxes.

Though I don’t know for sure, there must certainly have been some connection between the Italmélodie store and this wonderful guitar. All Italmelody guitars I’ve been informed of so far (three, including this one) were initially located in the Montreal area.

Thanks in advance to anyone able to provide more information on that matter!

Una 40-V originale al 100%, senza il minimo difetto. La placchetta del truss-rod è fatta di plastica bianca e non nera come al solito, è però originale anch’essa. Fa parte delle irregolarità comuni della serie, (come la rarissima mascherina bianca che appare ogni tanto). Si nota che non ci sono più le incisioni ‘tone’ e ‘volume’ presso le manopole. Quest’ultime sono ancora una volta di un tipo speciale ma sicuramente originali.

Ora, cos’è questo marchio ‘Italmelody’?
C’era una volta a Castelfidardo, dal 1949 al 1956, un costruttore di fisarmoniche chiamato Italmelody. Possibile che il marchio venne poi comprato dalla Crucianelli.

Forse in relazione a quest’ultimo, c’era e c’è tuttora a Montréal, Quebec, un famoso negozio di strumenti musicali chiamato Italmelody/Italmélodie, un nome che suggerisce che l’attività originale della ditta era legata alla distribuzione di organetti italiani.

Benché non lo sappia con certezza, ci deve essere stata qualche connessione fra il negozio Italmélodie e questa meravigliosa Italmelody. Tutte le chitarre Italmelody di cui sono venuto a cnoscenza fin’ora (tre, questa inclusa) si trovavano inizialmente nella zona di Montréal.

Ringraziamenti in anticipo a chiunque potrà fornire più informazioni sull’argomento!

1962 Italmelody 4V gold

1962 elite 3v – blue/marble