Meazzi Continental
Con la perdita di Wandré, passato con Davoli, nel catalogo Meazzi serviva una semiacustica a cassa grande da jazz che doveva sostituire le pazzesche Waid e BB.
Con questi strumenti sembra più facile azzardare una cronologia evolutiva rispetto alle solid bodies. Abbiamo:
- un modello quasi sicuramente fatto in Sicilia che presenta la paletta ricoperta, manico incollato, battipenna e pick-up con poli esposti, le primissime ancora con l’attacco tripolare geloso. Il vibrato è splendidamente perlinato.
- Un modello sostanzialmente simile ma che prende il manico avvitato in modo tradizionale con quattro viti, nuova griglia dei pick-up del tipo toaster, una nuova paletta slanciata asimmetrica. Questo è evidentemente l’anello di congiunzione con l’ultima versione del 64/65 fatta da Polverini che ne rispetta tutte le caratteristiche ma monta i nuovi pick-up trapezoidali. Sembrerebbe comunque una produzione siciliana fosse solo per il triplo binding sulla tastiera e le buche à la Calace
- Poi due strani modelli che facciamo fatica ad attribuire ai Siciliani per il gran salto qualitativo delle finiture, le differenze nell’hardware e le buche a effe.